Prenota il tuo soggiorno a Siena
HOTEL
ARRIVO
PARTENZA
CAMERE
ADULTI
BAMBINI

Il Duomo di Siena, capolavoro del romanico-gotico italiano

L’incanto policromo del Duomo

Se dalla centralissima Piazza del Campo si prende Via dei Pellegrini spostandosi verso est, ci si ritrova al cospetto di uno dei capolavori che meglio rappresentano lo stile gotico italiano nella sua eleganza espressiva densa di influenze romaniche: è il Duomo di Siena, edificato nel punto più alto della città almeno a partire dall’XII secolo e completato, nella sua struttura principale, intorno al 1370. La prima cosa che colpisce chi si trova davanti alla Cattedrale metropolitana di Santa Maria dell’Assunta (questo il nome ufficiale del Duomo, che rievoca immediatamente il Palio agostano) è la particolare successione di fasce orizzontali in marmo bianco e nero che caratterizza l’interno e l’esterno dell’edificio religioso, campanile compreso. All’interno, l’occhio non sa dove soffermarsi, considerato il gran numero di monumenti che affollano l’edificio, pavimento compreso, anzi, il pavimento stesso è un’opera d’arte: un susseguirsi di più di sessanta raffigurazioni realizzate con marmi intarsiati, protetti da una copertura salvo nei mesi che vanno da agosto ad ottobre. Del ricco allestimento interno sono da ricordare almeno la suggestiva vetrata di ispirazione francese firmata da Duccio di Buoninsegna, il pulpito di Nicola Pisano, gli affreschi cinquecenteschi di Pinturicchio e le opere scultoree e architettoniche di tre nomi quali Donatello, Michelangelo e Bernini.

Chi lascia il Duomo vecchio per il nuovo…

Nella storia della costruzione del Duomo si registra una battuta d’arresto intorno al 1339, quando il progetto originario venne messo in discussione per fare spazio al cosiddetto Duomo Nuovo, un progetto colossale frutto del momento di benessere vissuto dalla città e dalla voglia di gareggiare con la rivale Firenze. La struttura preesistente avrebbe costituito il solo transetto (ossia il corpo perpendicolare alle navate presente nelle chiese cristiane per formare la classica pianta a croce) di una cattedrale gigantesca, ma la crisi che seguì la terribile peste del 1348 e la fragilità di quanto si era andato costruendo sino ad allora rispetto alla mole comportata dal nuovo progetto fecero sì che nel 1357 si tornasse a lavorare al cantiere originario con rinnovata energia. Il tentativo non andò completamente a vuoto e contribuì a rendere ancora più particolare l’odierno centro storico di Siena. Come? Attraverso gli imponenti resti di quello che doveva essere il Duomo Nuovo, ossia il cosiddetto Facciatone e parte delle navate, che ne evocano efficacemente l’enormità.

A tu per tu con il Duomo di Siena e i suoi tesori

Ad occuparsi dell’organizzazione delle visite all’intero complesso religioso è l’ente dell’Opera del Duomo che propone un biglietto unico cumulativo che dà accesso a più monumenti: è il cosiddetto Opa Si Pass, di cui esistono due varianti. Con l’All Inclusive si ha accesso al Duomo, alla Biblioteca Piccolomini, alla suggestiva Cripta riscoperta nel 1999, al Battistero di San Giovanni e al Museo dell’Opera, per finire con il Facciatone e la sua vista straordinaria su Siena e le campagne circostanti. E se non soffri di vertigini e le vedute mozzafiato sono la tua passione, l’Opa Si Pass Plus è quello che fa per te, visto che assomma alle attrazioni appena elencate anche il percorso denominato La Porta del Cielo: una suggestiva visita guidata sui tetti del Duomo per gruppi ristretti. Naturalmente, esistono anche i biglietti per i singoli luoghi di interesse; l’ultimo ingresso è previsto entro mezz’ora dalla chiusura del complesso, che varia a seconda dei periodi dell’anno.