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In Toscana lungo la via Francigena: in viaggio sulle orme dei pellegrini

Un itinerario alla scoperta di suggestioni antiche

Rallentare e immergersi nella storia, attraverso un percorso che è insieme culturale e spirituale: è questo per molti compiere un viaggio a piedi lungo la via dei Pellegrini. Non si tratta di una semplice strada, ma di un insieme di itinerari medievali, vie di transumanza, di commercio e soprattutto di pellegrinaggio che collegavano i principali centri della fede: Roma, Gerusalemme e Santiago. Il percorso, che conta in totale 79 tappe, ci è stato tramandato dal prelato Sigerico, che nel suo viaggio da Canterbury a Roma prese nota di ogni sosta che corrispondeva, grosso modo, a un luogo di culto o a un ospitale per pellegrini. In Toscana la via dei Pellegrini è suddivisa in 15 tappe, dal Passo della Cisa ad Acquapendente: un percorso variegato, indimenticabile in alcuni tratti, che attraversa Siena puntando ai suoi luoghi più emblematici.

Siena e la via Francigena: da Monteriggioni a Ponte d’Arbia

Percorrendo idealmente la via Francigena da Nord a Sud, esattamente come fece nel 990 d.C. Sigerico, la penultima tappa prima di raggiungere il capoluogo senese è Monteriggioni. Una volta lasciata la cinta muraria di Monteriggioni, e quando la sua corona di torri sarà scomparsa alla vista, sarà necessario percorrere 20,5 Km prima d’arrivare a destinazione, ma lungo il cammino sarà possibile immergersi nell’atmosfera amena disegnata dalle colline senesi e in luoghi antichi e affascinanti, primo fra tutti l’abbazia di San Salvatore all’Isola, monastero e luogo d’ospitalità per i pellegrini dal 1161 che sopravvive ancora oggi. Oltrepassata Cerbaia e dopo aver percorso diversi chilometri nel bosco, si giunge al castello di Chiocciola e subito dopo a quello di Villa. Sarà questo l’ultimo baluardo prima di approdare al Pian del Lago, da cui il passaggio apre a una nuova area boschiva, quella dei Renai, oltrepassata la quale si accede a Siena attraverso Porta Camollia. Una volta giunto in città, il pellegrino non può far altro che proseguire il percorso che lo condurrà verso via Banchi di Sopra e da lì a Piazza del Campo: è questo il primo luogo che i viandanti giunti in città incontravano, insieme alla Torre del Mangia, con i suoi 400 gradini, al Palazzo Pubblico e, più avanti, al Duomo, sede del celebre pulpito di Nicola Pisano. L’ultima tappa all’interno del centro abitato, che costituiva un passaggio di pellegrinaggio obbligato, era lo Spedale di Santa Maria della Scala, che tuttora conserva intatte le testimonianze di una storia di Cammino, quella che conduceva a Roma, cominciata nel Medioevo e proseguita sino all’età contemporanea. Oggi struttura museale, il Santa Maria della Scala è forse l’edificio simbolo che meglio rappresenta la Via dei Pellegrini in città.

Come affrontare in Toscana le tappe della Via del Pellegrino

Il pellegrinaggio a piedi lungo la via Francigena è un viaggio impegnativo e ricco, sia dal punto di vista emotivo che da quello sociale e spirituale. Dal punto di vista pratico, per affrontare questo percorso è necessario munirsi preferibilmente di uno zaino capiente, che riesca a contenere circa 40/50 litri di prodotti. Non deve mancare mai l’acqua, una torcia, magliette o giacca antipioggia, a seconda del periodo in cui si sceglierà di partire. Non bisogna dimenticare che in particolare il percorso che coinvolge il capoluogo senese e i suoi dintorni è privo di spazi in cui rifornirsi d’acqua.