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La caccia ai tesori di Siena non finisce mai

Non solo Duomo: i monumenti di Siena

Certo, quando si parla dei luoghi celebri di Siena da visitare, i primi a venire in mente sono senz’altro il Duomo in stile gotico-romanico e la conchiglia di Piazza del Campo con il Palazzo Pubblico, la Torre del Mangia e la Fonte Gaia: ma lo straordinario patrimonio di beni culturali della ridente città Toscana non finisce qui. Ci sono, infatti, tanti altri monumenti forse meno noti, ma che valgono altrettanto la pena di essere visitati durante un soggiorno a Siena, per avere una panoramica ancora più completa della storia e della cultura di quest’antica città espressione del bello e delle arti.

Tra palazzi, banche e fortezze

A Siena affonda le radici la banca più antica ancora in attività e ad oggi la più longeva: il Monte dei Paschi di Siena, fondato nel 1472. Tra i luoghi legati a questa storica istituzione, il più maestoso è senza dubbio la sede centrale di Palazzo Salimbeni: sita nell’omonima piazza e caratteristica di giorno, ma ancora più suggestiva la sera grazie alla particolare illuminazione. Edificato nel Trecento, il Palazzo fu rimaneggiato in stile neo-gotico nel tardo Ottocento da Giuseppe Partini, insieme agli altri due palazzi che si affacciano sulla piazza, Palazzo Spannocchi e Palazzo Tantucci. Alcune parti di Palazzo Salimbeni sono visitabili tutti i giorni, mentre la Pinacoteca della Banca è accessibile soltanto in date particolari. Nel quartiere di San Prospero, un po’ al di fuori del centro storico si trova invece una traccia ben visibile del potere dei Medici in terra senese: la cinquecentesca Fortezza Medicea voluta da Cosimo I, oggi diventata un luogo di aggregazione grazie all’allestimento di mostre ed eventi.

Alla scoperta della Siena religiosa

Tra i numerosi monumenti di Siena, ve ne sono tre dalla grande importanza religiosa. A est del centro storico sorge il complesso della Basilica di San Francesco: il suo aspetto più “”modesto”” rispetto alle consuetudini cittadine, specialmente all’esterno, non è il motivo principale che richiama qui turisti e pellegrini. Essi sono attratti soprattutto delle cosiddette Particole, 351 ostie settecentesche consacrate che sembrano non essere soggette a deterioramento. A Siena si trova anche il Santuario di Santa Caterina, sito lungo la Costa di Sant’Antonio, in quel rione di Fontebranda che ospita l’omonima fonte cara alla Santa e ricordata da Dante nell’Inferno. L’intera struttura si articola attraverso il Portico dei Comuni d’Italia (così chiamato per il contributo simbolico che ogni comune diede per la sua costruzione), la seicentesca Chiesa del Crocifisso e i tre oratori detti della Cucina, della Camera e di Santa Caterina in Fontebranda. Da Piazza del Campo raggiungere il Santuario è davvero molto semplice: basta percorrere via Fontebranda e svoltare nel vicolo del Tiratoio. Invece, i visitatori che desiderano conoscere più da vicino la comunità ebraica senese possono recarsi alla Sinagoga tardo-settecentesca di vicolo delle Scotte, una stradina tra via Salicotto e via Porrione, entrambe facilmente accessibili da Piazza del Campo. La Sinagoga è un edificio in stile neo-classico dalla facciata austera, ma dall’interno magnificamente decorato e pieno di luce, tra grandi finestre, marmi pregiati e candelabri; di fronte, in perfetta tradizione senese, è visibile la fonte del ghetto. La Sinagoga è visitabile tutti i giorni, salvo durante le funzioni. Per avere questi e altri monumenti ai tuoi piedi ti basta soggiornare in un albergo in posizione strategica, comodo per il centro e gli altri luoghi di interesse.