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Il Palio dell’Assunta: tradizione e passione di una città

Un po’ di storia

Le origini del Palio di Siena si perdono nella notte dei tempi: di sicuro si correva già nel Duecento un palio “alla lunga”, con un percorso diverso da quello di oggi. I nobili vi portavano i loro migliori cavalli e dedicavano ai santi la loro vittoria. Il premio che veniva consegnato al vincitore era un pallium, cioè uno stendardo di stoffa preziosa che ha dato il nome alla festa. Fu nel Rinascimento che comparvero le Contrade e che i nobili cominciarono a delegare la corsa ai loro fantini portacolori i cui soprannomi sono stati tramandati fino ai giorni nostri. Ma bisogna aspettare il 1633 per veder nascere il primo palio “alla tonda”, celebrato, cioè, nella sede odierna di Piazza del Campo. E, proprio nel ‘600, nascono anche l’obbligo per i fantini di correre “alla bisdossa”, cioè a pelo, e di assegnare a sorte i cavalli alle Contrade qualche giorno prima della gara.

Il Palio oggi: tra sacro e profano

Oggi il Palio si corre regolarmente due volte l’anno, il 2 luglio e il 16 agosto, e ad ogni corsa partecipano solo 10 contrade: le 7 che non hanno partecipato ai giochi precedenti e 3 estratte a sorte tra quelle che invece vi hanno partecipato. Il 16 agosto la corsa vera e propria comincia attorno alle 19 ma il corteo storico si snoda nel pomeriggio per le strade del centro con i cavalieri e i figuranti vestiti con gli abiti tradizionali della propria Contrada. Attorno alle 19 i fantini si recano presso la zona della mossa, cioè della partenza, e il giudice unico della gara, il mossiere, comunica loro l’ordine di allineamento ai canapi, precedentemente estratto a sorte. È l’ingresso del decimo cavallo, che arriva ai canapi al galoppo, a stabilire la partenza della corsa: questa è la fase più tesa della gara perché è il momento in cui i fantini tentano in segreto di accordarsi per una partenza che svantaggi gli avversari e, nella concitazione, l’ingresso del decimo cavallo può risultare più volte non valido. Una volta partiti, i cavalli devono correre tre giri del Campo e il primo all’arrivo, con o senza fantino, vince e viene portato in trionfo dai contradaioli esultanti.

Visitare Siena per il Palio dell’Assunta

Assistere al Palio di Siena è un’emozione unica perché è un modo straordinario per vivere lo spirito più vero della città. Le Contrade si animano e si respirano nell’aria, prima la tensione e la rivalità, e poi l’esplosione della gioia massima: un intreccio di sacro e profano che si ripete di anno in anno sempre con la stessa forza e intensità. Visitare Siena in occasione del Palio dell’Assunta, dunque, è un modo magnifico per conoscere davvero la città e tutto il suo folklore. Un’ottima idea a tal proposito, per evitare il caos del centro, può essere quella di soggiornare in una struttura appena fuori dalle mura, come il nostro hotel 3 stelle: l’Hotel Italia. Altrimenti, per vivere appieno la festa ma con maggior distacco, la scelta può cadere sul nostro albergo 4 stelle immerso in un verde parco, l’Hotel Garden, oppure sul nostro agriturismo Villa Agostoli, dal quale sarà possibile godersi il relax e la bellezza delle colline della campagna senese nonostante l’estrema vicinanza al centro della città.