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Val d’Arbia: ottimi vini, borghi suggestivi e bella natura vicino Siena

La bella Val d’Arbia è una zona della provincia di Siena compresa tra il Chianti, le Crete Senesi e la stessa Città del Palio. Questo territorio si distingue per la produzione di ottimi vini bianchi, per la presenza di borghi caratteristici e per una natura che farebbe la gioia di qualsiasi pittore impressionista. Durante i secoli quest’area senese si è è sviluppata antropicamente nei dintorni del torrente Arbia e oggi vanta rinomati nuclei abitati quali Buonconvento, Monteroni d’Arbia e Lucignano d’Arbia. Tratti distintivi di questa terra sono anche le grance, imponenti magazzini di grano e di derrate alimentari quali ad esempio la Grancia di Cuna edificata nel 1200 dall’Ospedale di Santa Maria della Scala.

Val d Arbia

Le principali località della Val d’Arbia

Come si arriva in Val d’Arbia?

Procedendo dal Valdarno si arriva alla Colonna del Grillo e lì si hanno tre possibilità: svoltare a sinistra verso Rapolano Terme, Sinalunga, Asciano e quindi le Crete Senesi, svoltare a destra e quindi procedere per Castelnuovo Berardenga e il Chianti, oppure andare a diritto verso la Val d’Arbia e Siena.

Andando da Siena verso Arezzo, invece, la Val d’Arbia è il territorio che si incontra subito dopo essere usciti dagli immediati dintorni della Città del Palio. Una volta arrivati in questa ridente terra della provincia di Siena è possibile scoprire le seguenti località.

Buonconvento. Inclusa di fatto anche nel territorio delle Crete Senesi, la bella Buonconvento rappresenta la località più importante della Val d’Arbia. Riprove dirette di quanto appena detto sono rappresentate dal fatto che l’annuale evento che va sotto il nome di Sagra della Val d’Arbia si svolge proprio a Buonconvento e qui ha sede anche il Museo d’Arte Sacra della Val d’Arbia. L’etimologia deriva dal latino bonus conventus e assume il connotato di comunità felice.

Monteroni d’Arbia. Situata a soli 13 km. da Siena, la graziosa Monteroni ed è un posto da visitare con tranquillità per poter apprezzare in pieno il suo impianto architettonico medievale. In questo caso l’etimologia fa risalire il nome del centro ad vicino rilievo collinare denominato Monte Roni. Questo paese della provincia di Siena è sede di numerose architetture religiose e di pregevoli edifici civili.

Ponte d’Arbia. Questa località è una frazione dei suddetti centri di Buonconvento e Monteroni d’Arbia. Immersa nel verde, questa destinazione si trova lungo il percorso dell’antica Via Francigena. Nei dettagli, nell’itinerario di Sigerico, con il semplice nome di Arbia, la località in questione rappresentava la 14esima tappa.

Lucignano d’Arbia. L’ameno sito di Lucignano è un’altra frazione di Monteroni d’Arbia ed è un borgo molto apprezzato dagli amanti di atmosfere medievali. Questo bel posto, infatti, conserva una buona parte della cinta muraria originaria con tanto di due porte sormontate da torri. In loco merita senz’altro una visita la Pieve di San Giovanni Battista.

Oltre ai centri appena elencati meritano una visita anche i borghi di Radi e Quinciano, nel comune di Monteroni d’Arbia.

Paesi Valdarbia

Cosa vedere: esempi di arte e archittetura valdarbina

Cosa vedere in Val d’Arbia? Uno dei siti meritevoli di maggiore considerazione è il bellissimo complesso monastico di Monte Oliveto Maggiore. Immersa in una natura generosa e rigogliosa, questa destinazione rappresenta un’oasi per lo spirito e si distingue per una bellissima e imponente architettura.

Nel comune di Monteroni d’Arbia un’altra meta quasi d’obbligo è la già nominata Grancia di Cuna; ben conosciuta dai pellegrini francigeni per la disponibilità di acqua, questo sito serviva ai pellegrini anche per ripararsi dagli attacchi dei briganti durante il medioevo. Negli ultimi anni le visite al complesso sono penalizzate dal fatto che l’edificio è in ristrutturazione.

A pochi minuti da Monteroni, un altro edificio di grande pregio è poi la Pieve di San Giovanni Battista a Corsano, una chiesa in stile romanico incastonata in un contesto paesaggistico di rara bellezza. Si tratta sicuramente di una delle pieve romaniche più interessanti della provincia di Siena.

Oltre alla Grancia di Cuna, altri siti della Val d’Arbia soggetti a tutela sono il nucleo abitato di Lucignano d’Arbia e il centro storico di Buonconvento racchiuso entro una cerchia di mura trecentesche dalla pianta quadrangolare.

Monte Oliveto Maggiore

I vini della Val d’Arbia

In territori della provincia di Siena quali il Chianti, Montalcino e Montepulciano vengono prodotti straordinari vini rossi, mentre in Val d’Arbia nascono ottimi vini bianchi. Ciò è dovuto alle caratteristiche delle vigne con uve Chardonnay, Trebbiano toscano e Malvasia bianca.

I vini della Val d’Arbia sono ideali per pietanze a base di carni bianche, pesce o comunque piatti dal sapore non eccessivamente deciso. Questi nettari vengono prodotti nel comune di Siena, ma anche in località del Chianti senese quali Radda in Chianti, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, la vicina Castelnuovo Berardenga, in siti della Val di Merse quali Murlo e Sovicille e negli stessi centri di Buonconvento e Monteroni d’Arbia.

Il Val d’Arbia DOC è un vino bianco, leggero, di gradazione intorno ai 10.5 che deriva principalmente da uve Trebbiano Toscano e Malvasia del Chianti, in proporzione minore da uve Chardonnay ed eventualmente da uve di vitigni a bacca bianca.

Si distingue visivamente per un colore giallo paglierino poco accentuato, con riflessi verdognoli, aroma fine, fruttato ed un sapore secco e armonico. La bassa gradazione lo rende ideale anche come aperitivo e in tavola si abbina molto bene a piatti di carne bianca, pesce, minestre di verdura e portate leggere.

Il Val d’Arbia DOC Vin Santo viene ottenuto dalle stesse uve del bianco, lasciate ad appassire in modo naturale in locali ventilati fino al raggiungimento del grado zuccherino desiderato e successivamente vinificate. Dopo questo processo il Vin Santo Val d’Arbia DOC viene fatto invecchiare in caratelli di rovere per almeno tre anni.

In tavola il Vin Santo DOC della Val d’Arbia si abbina molto bene a pietanze quali formaggi stagionati da consumare con miele, confetture, mostarde, paté di vario tipo, dessert non eccessivamente dolci, biscotti e pasticceria secca.