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Il Palio di Siena: anticipazioni, curiosità e rituali

Le contrade delle edizioni del 2018

Il Palio di Siena si tiene sempre due volte l’anno: il 2 luglio, giorno dedicato alla Madonna di Provenzano, e il 16 agosto, in occasione dell’Assunta. Non tutte le diciassette contrade sono ammesse a correre il Palio: soltanto dieci di esse possono gareggiare. Sette posti spettano alle contrade che l’anno precedente non hanno partecipato al Palio. Gli ultimi 3 posti, invece, vengono assegnati per estrazione circa un mese prima della gara. Le sette contrade che parteciperanno di diritto al Palio del 2 luglio 2018 saranno la Chiocciola, il Nicchio, l’Oca, la Lupa, il Drago, l’Istrice e il Valdimontone. Le tre contrade estratte, che si aggiungeranno a queste sette, sono la Tartuca, il Leocorno e la Giraffa. Una curiosità? La contrada, che ha vinto in assoluto più corse dal ‘600 a oggi, è quella della Chiocciola. Al Palio dell’Assunta del 2018, invece, parteciperanno di diritto il Leocorno, la Pantera, la Civetta, il Drago, il Nicchio, la Tartuca e la Giraffa. L’8 luglio 2018 alle 19:00 verranno estratte le tre contrade che si andranno ad aggiungere a queste.

Il nuovo drappellone

Il premio per la contrada vincitrice è il cosiddetto drappellone o palio, che i senesi chiamano anche cencio. Il palio ha sempre una forma rettangolare, è dipinto su seta ed è retto da un’asta alabardata che porta in cima un piatto d’argento e due pennacchi. Dopo la vittoria, il drappellone resta di proprietà della contrada ed entra a far parte della sua storia. Secondo il regolamento del Palio, è l’amministrazione ad assegnare ogni anno la realizzazione del cencio a un artista di fiducia. Presentato alla cittadinanza circa una settimana prima della gara, il palio suscita subito la curiosità dei tifosi perché, secondo la tradizione, può contenere indizi che fanno presagire chi lo vincerà. A realizzare il drappellone del 2 luglio 2018 sarà il disegnatore senese Emilio Giannelli, noto per le caricature e vignette umoristiche pubblicate dal 1991 sulla prima pagina del Corriere della Sera e sulle più note riviste italiane, come l’Espresso e Panorama.

“Va e torna vincitore”

Il Palio dura in realtà quattro giorni, durante i quali si svolgono sei prove. Se il quarto giorno è quello della gara, il primo è il giorno in cui avviene la tratta, ovvero l’assegnazione dei cavalli alle contrade. I veri e propri concorrenti, infatti, sono i cavalli: non è raro, ad esempio, che il cavallo vincitore arrivi al traguardo scosso, cioè senza fantino. E sono proprio i cavalli a essere benedetti da un sacerdote poco prima dell’inizio della gara con la frase “Va e torna vincitore”. Assistere al Palio di Siena è un’esperienza davvero unica per vivere in prima persona l’emozione della storia che prende forma e rivive ogni anno.