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Viaggio a Petriolo, baluardo delle terme libere fortificate

Alla scoperta di Petriolo

Partendo da Siena e percorrendo la Strada Statale 223 per circa 30 km in direzione sud, si arriva nella verdeggiante Riserva Naturale del Basso Merse, al confine con la provincia di Grosseto. Qui si nasconde una vera chicca per gli amanti del benessere a tutta natura: le terme di Petriolo, uno dei rarissimi esempi di terme fortificate, i cui resti imponenti fanno da sfondo alle piscine naturali ancora oggi assai frequentate. Questa non è l’unica particolarità di Petriolo, visto che si tratta di uno dei pochi contesti termali ancora parzialmente liberi. Insomma, i motivi per fare un giro da queste parti non mancano davvero e arricchiscono il programma di una vacanza a Siena all’insegna della cultura e dell’arte, certo, ma anche della natura e del benessere. Tra rovine medievali affacciate sull’acqua e piscine naturali a temperatura differenziata, Petriolo è davvero un luogo unico nel suo genere.

Ieri, oggi e domani alle terme libere di Petriolo

Quelle che nel Duecento diventeranno le terme di Petriolo erano note sotto altri nomi già in epoca romana, visto che sono citate in passi di Cicerone e Marziale. L’età dell’oro di quest’area corrisponde tuttavia con il Quattrocento, quando vengono eretti sulle sponde del torrente Farma gli stabilimenti medievali fortificati. Alle terme di Petriolo si incrociarono alcuni dei personaggi più potenti del Rinascimento, dai signori di Pesaro ai Gonzaga, passando per l’alto clero napoletano fino ad arrivare al celebre Federico III di Montefeltro, duca di Urbino, e a Papa Pio II. Ai resti più antichi si aggiungono oggi quelli di uno stabilimento degli Anni Sessanta in disuso a fare da sfondo al percorso di piscine naturali che costituiscono le terme libere di Petriolo, diverse per dimensioni e temperatura dell’acqua: dalla più calda, a monte, che arriva a toccare i 47°C e porta il suggestivo nome di Pozzo dell’Inferno, fino ai 30°C della quinta e ultima piscina, quella più a valle, che precede un bel tuffo refrigerante nelle acque del Farma.

Per qualche coccola in più

Il bello delle terme libere di Petriolo sta proprio nella loro semplicità – per così dire – selvaggia: il contesto sa decisamente conquistare i veri amanti della natura, povero di servizi ma ricco di una fauna rigogliosa. Qui le acque termali sono le vere e uniche protagoniste, ma Petriolo non delude neppure chi sente il bisogno di combinare i bagni con trattamenti più mirati, medici o estetici. Infatti, oltre alle terme libere, nelle vicinanze sono sorti alcuni stabilimenti privati che uniscono alle virtù delle sorgenti termali un’offerta di servizi che fa invidia ai centri benessere più all’avanguardia. I Bagni di Petriolo, per esempio, si trovano proprio vicino alla parte libera e propongono numerosi trattamenti convenzionati con il S.S.N. accanto a interessanti percorsi che combinano bagni termali, fanghi e massaggi: una prospettiva niente male come pausa relax con cui intervallare la scoperta del ricchissimo patrimonio storico e artistico di Siena. E se le acque termali fanno bene alla pelle, alle vie respiratorie e alle articolazioni, la vista che si ha dalla piscina sul tetto dei Bagni di Petriolo è un portentoso toccasana per l’anima, una delle cartoline più belle da portare con sé come ricordo di Siena e dintorni.